Oggi è diventato quasi impossibile “perdersi” per strada, accompagnati sempre dai nostri fedeli smartphone dotati di navigatori, che ci conducono ovunque noi desideriamo. Metaforicamente abbiamo perso l’abitudine a “perderci”, ci sentiamo destabilizzati se accade, ma invece perdere la strada può essere proprio il punto d’inizio per ritrovare se stessi.

Solo a pronunciare ad alta voce la parola “cambiamento” le emozioni che vengono suscitate possono essere le più svariate e se per alcuni questo concetto provoca adrenalina ed eccitazione per i più spesso è fonte di ansia o addirittura paura.

Le nostre vite sono un susseguirsi di cambiamenti anche quando ci sembrano ferme e costanti: variazioni nell’ambito lavorativo, nella sfera emotiva ed affettiva, nelle relazioni, negli eventi del quotidiano che si susseguono. Nessun giorno è uguale ad un altro!

Quando irrompe una deviazione rispetto al susseguirsi ordinario spesso restiamo attoniti e spiazzati, ma dovremo prendere confidenza con il fatto che invece il mutamento fa parte della vita stessa. Sin da piccoli facciamo esperienza del cambiamento, che sia dovuto ad una nostra precisa volontà o che prescinda totalmente dal nostro volere.

Osserviamo la natura, il susseguirsi delle stagioni e i cambiamenti ciclici che avvengono: sono un monito al fatto che tutto cambia e si trasforma, che per ogni cosa c’è un tempo, quello giusto.

Forse è proprio il concetto di tempo che in quest’epoca ha subito in un certo senso una forzatura; in passato il ritmo del tempo e quindi anche del cambiamento era lento anche se inevitabile, oggi tutto corre freneticamente, e di conseguenze anche la novità pur bella che possa essere a volte può risultare destabilizzante.

Nel cambiamento vorremmo tutti proiettare e realizzare un’idea di noi nuova, migliore, più vera ed autentica. Ma solo acquisendo giorno dopo giorno una consapevolezza sempre maggiore di noi stessi ci avvicineremo sempre più all’idea esistenziale che ci si addice meglio e che ci porterà a intraprendere o accettare il cambiamento giusto.

Per accettare un cambiamento e accoglierlo è necessario che ci sia un forte sentire dentro noi stessi, una volontà determinata a far si che ciò avvenga; se il nostro desiderio di cambiare scaturisce dal cuore allora gli eventi cominceranno a prendere una nuova forma, le persone che incontreremo ci offriranno nuovi punti di vista, ci accorgeremo di nuovi strumenti utili per il nostro viaggio verso il “nuovo”.

Questo lungo periodo “pandemico” che continua a protrarsi ha posto ciascuno di noi davanti a numerosi cambiamenti, più o meno drastici o impattanti nelle proprie vite.

Molti si sono trovati contro la propria volontà a doversi reinventera, sono stati costretti a trovare un nuovo lavoro magari, stravolgendo completamente la propria vita. Altri dinnanzi ad un cambiamento epocale che ha coinvolto tutti, ha cercato nuove risposte dentro di se e ha colto questo come segno, come il momento giusto per cambiare la propria rotta. Altri ancora sopraffatti dallo sconforto non vedono soluzioni, non vedono alternative che permettano loro di considerare una possibile svolta, ma invece cambiare è assolutamente possibile.

La meditazione può essere uno di quegli “strumenti” o mezzi che ci permette di affrontare con consapevolezza il cambiamento che sia arrivato improvvisamente lasciandoci del tutto spiazzati o che sia stato messo in atto da noi volontariamente.

Per accettare il cambiamento dobbiamo liberarci dalle abitudini e staccarci da quello che in quanto familiare ci appare confortevole lasciando invece fluire gli eventi della vita senza opporre resistenza.

Nella nostra visione occidentale l’accettazione è percepita in senso quasi dispregiativo, quasi si trattasse di remissività. Al contrario nella cultura orientale accettare significa accogliere armonicamente gli eventi senza opporsi con cocciuta ostinazione. La mente dovrebbe essere sgombra, libera come quella di un bambino per accettare d’intraprendere una nuova strada.

Cambiare il nostro punto di vista e cominciare a pensare che un cambiamento nella nostra vita è arrivato “per noi” e non “contro di noi” da modo di valutare l’insieme degli eventi con uno stato d’animo completamente diverso.

I nostri progetti possono essere rovesciati e scardinati completamente, perchè la vita segue i suoi progetti che non necessariamente coincidono con i nostri.

L’esercizio e la pratica costante della meditazione fa si che la nostra mente sappia liberarsi, sappia svuotarsi e sappia lasciar andare pensieri che ci trattengono e allo stesso modo ci faccia essere presenti nel momento del qui e adesso, l’unico che davvero esista e debba essere vissuto pienamente.

Meditando potremo trovare risposte inattese a domande che spesso affiorano: chi siamo ? Cosa desideriamo nel nostro profondo? Cosa ci turba o rende inquieti?

Grazie alla meditazione impariamo ad andare in profondità dentro noi stessi, volgiamo lo sguardo al nostro io interiore, ci mettiamo in ascolto di una parte di noi che spesso abbiamo trascurato.

In fondo il cambiamento ci accompagnerà nel corso di tutta la nostra vita e la meditazione ci aiuta a comprendere che il senso stesso della vita è fluire, evolvere, modificarsi senza sosta.

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